Cei: quale futuro per il pianeta?

Quale futuro per il pianeta? E quale potrà essere l’apporto cristiano che ogni uomo potrà dare per renderlo sempre migliore e più vivibile, sul piano ecologico ma non soltanto? Le due domande caratterizzeranno certamente i lavori della 49a Settimana Sociale organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana al 21 al 24 ottobre a Taranto. Il tema conduttore sarà costituito dalle modalità con cui la Chiesa potrà accompagnare i fedeli in questo percorso. 

Ecologia ed economia sono chiamate a parlarsi nel segno dell’impegno cristiano di ciascuno. Ed è significativo che a essere sede dell’appuntamento sia una città, Taranto, chiamata a fare i conti con la delicatissima situazione dell’ex acciaieria Ilva con i contraccolpi ambientali e occupazionali che ne sono seguiti. A darsi convegno saranno 80 vescovi, 670 delegati di provenienza da 208 diocesi. E con loro anche esperti del mondo politico, ecclesiale, civile e della cultura. “Le quattro giornate- spiega la Cei in una nota- si articoleranno in sei sessioni, la prima, in calendario giovedì pomeriggio, prevede gli interventi di Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica, e Annamaria Moschetti, presidente della commissione ambiente dell’Ordine dei medici di Taranto”. 

La tavola rotonda su “Ecologia integrale e Pnrr” vedrà la presenza della giornalista di “Avvenire” Lucia Capuzzi, Anna Maria Panarotto del gruppo Mamme No PFAS Veneto, Maurizio Patricello , parroco di Caivano (Napoli), Ermete Realacci, presidente della fondazione Symbola. Mara Carfagna, Ministro per il sud e la coesione territoriale, interverrà attraverso un messaggio. Venerdì mattina vi sarà una seconda tavola rotonda a cui parteciperanno il ministro di infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini, Gael Giraud, gesuita, economista, direttore della Center for Environmental Justice della Georgetown University , Giovanna Iannantuoni, economista e rettrice dell’Università degli Studi di Milano- Bicocca. Il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani invierà un messaggio. Di buone pratiche e modelli virtuosi sul piano imprenditoriale si parlerà invece con Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, Daniela Ducato, fondatrice di Edizero ed Ettore Prandini , presidente nazionale di Coldiretti.

Durante la fascia pomeridiana sarà possibile fare visita ad alcune realtà di eccellenza del territorio tarantino. Sabato mattina i giovani presenteranno il paradigma dell’Alleanza con proposte concrete da   approfondire in gruppi di studio. Durante il pomeriggio si terrà un momento di confronto con il ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e  del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando. Parteciperanno anche il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e il Commissario europeo per gli Affari Economici Paolo Gentiloni attraverso un videomessaggio.

A seguire interverranno Walter Ganapini, ambientalista nonchè coordinatore del progetto Fra’ Sole Assisi, la pedagogista Luigina Mortari e il Presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali Stefano Zamagni. Domenica sarà invece imperniata sulle prospettive e le assunzioni di impegno.Ne parleranno suor Alessandra Smerilli , segretario a interim del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale e l’arcivescovo di Taranto monsignor Filippo Santoro che ricopre anche il ruolo di Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle settimane sociali. A questo proposito, Santoro ha spiegato che “l’appuntamento di Taranto ha un richiamo diretto con la vita della gente, in particolare delle persone che lavorano e di quelle ferite dalla contaminazione ambientale”.

E ha ricordato coloro che perdono la vita a causa del lavoro che deve “essere per la vita e non può  essere per la morte”. Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse e vicepresidente del Comitato scientifico organizzatore delle settimane sociali, ha osservato come l’apputamento sia qualcosa di più di un convegno: “vogliamo avviare- ha detto –  un processo generativo nazionale e locale valorizzando le esperienze positive già in atto e incidere sulla realtà in un momento storico cruciale come quello odierno che va accompagnato in modo consapevole perchè sono a disposizione le ingenti risorse del PNRR”. Leonardo Becchetti, economista ed esponente del Comitato organizzatore, si dice consapevole che “il cambiamento si realizza prima di tutto dal basso”. 

E indica la strada maestra nell’alleanza  “tra portatori di interessi diversi, imprenditori, amministrazioni virtose, giovani, reti della società civile, parrocchie e diocesi”.  L’appuntamento vivrà anche della piantumazione di cinquanta platani alcuni dei quali saranno chiamati con i nomi dei bambini morti per l’inquinamento e del progetto “Prendi il largo” volto a trasformare gli scarti dell’allevamento di molluschi in materiale per l’impiego in bioedilizia. 

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